Il presente indicativo esprime un’azione, uno stato o un modo di essere che si verificano nel momento in cui si parla: Il telefono squilla.
Ma il presente indicativo si usa anche:
- per indicare un’azione consueta, che si ripete abitualmente (presente di consuetudine): Vado a scuola in bicicletta; L’aereo per Napoli parte alle nove.
- per indicare un fatto, una conoscenza sempre validi (presente atemporale), come:
– nelle leggi e nelle definizioni scientifiche:
La somma degli angoli interni di un triangolo è 180°; L’olio galleggia.
– nelle descrizioni geografiche:
Il Tirreno bagna le coste della Toscana e del Lazio; Il Po sfocia nel mar Adriatico.
– nelle verità accettate da tutti, nei proverbi e nelle massime:
La libertà non ha prezzo; chi rompe paga; Chi dorme non piglia pesci.
– nelle citazioni letterarie:
Giacomo Leopardi dice che il dolore è l’unica realtà per l’uomo.
- per indicare un’azione che avverrà nell’immediato futuro, soprattutto nel linguaggio parlato: Anna è uscita, ma torna subito; Stasera vado al cinema con Mauro.
- nei testi narrativi o storico-descrittivi, il presente indicativo è spesso usato al posto di un tempo passato per dare immediatezza e vivacità ai fatti narrati o descritti (presente storico): In quel momento i congiurati pugnalano Cesare.
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