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Primi documenti in volgare italiano

I primi documenti in volgare italiano hanno finalità pratiche e non ancora letterarie. I primi documenti in volgare italiano non letterari sono:

Indovinello veronese, il  più antico, datato fra i secoli VIII e IX; rinvenuto nel 1924 in un codice della Biblioteca capitolare di Verona. Per un approfondimento leggi Indovinello veronese – tra Latino e Volgare.

Placito capuano del 960. Si tratta di una sentenza giudiziaria relativa a una contesa sorta per il possesso di alcune terre fra il Monastero di Montecassino e un certo Rodelgrimo di Aquino. Per un approfondimento leggi Placito capuano – primo documento di volgare italiano.

Postilla Amiatina, un frammento di poche righe contenuto in un atto notarile redatto da un tal notaio Rainerio nel 1087. Per un approfondimento leggi Postilla Amiatina – dal Latino al Volgare.

Iscrizione di San Clemente, apposta su un affresco della fine del secolo XI nella Basilica sotterranea di San Clemente a Roma. Si tratta di una specie di “fumetto” che illustra un miracolo del santo. Per un approfondimento leggi Iscrizione di San Clemente – Antenata dei moderni fumetti.

Intorno all’XI-XII secolo il volgare inizia ad essere usato in testi con caratteri propriamente letterari: parliamo allora di primi testi letterari in volgare: ne parliamo in dettaglio qui.

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