Primo Levi riassunto vita e opere per scoprire chi è stato questo chimico, partigiano e scrittore di origine ebraica, noto in tutto il mondo per la sua opera Se questo è un uomo.
Primo Levi riassunto vita
Primo Levi nacque a Torino il 31 luglio 1919 da famiglia ebrea. Nel 1941 si laureò in chimica con il massimo dei voti presso l’Università di Torino. Nonostante le leggi razziali introdotte dal regime fascista nel 1938, trovò lavoro in una fabbrica di amianto, nella provincia torinese, e poi a Milano, presso un’industria farmaceutica.
Nel settembre 1943, nel pieno della seconda guerra mondiale, lasciò l’impiego e decise di partecipare attivamente alla Resistenza. Si trasferì pertanto in Valle d’Aosta, dove si unì alle locali formazioni di partigiani. Arrestato dalla milizia fascista, in quanto ebreo, fu inviato nel campo di concentramento di Fossoli, presso Modena; poi, nel febbraio 1944, nel lager di Auschwitz, in Polonia. Levi sopravvisse perché conosceva il tedesco e perché in quanto chimico venne impiegato nel laboratorio del campo, conquistando condizioni di vita migliori rispetto a quelle di chi svolgeva lavori di fatica.
Il 27 gennaio 1945 fu liberato dai soldati russi. Intraprese quindi un lungo e massacrante viaggio di ritorno in patria, che poi raccontò nel libro La tregua, pubblicato nel 1963.
A ottobre 1945 arrivò a Torino, dove avvertì l’impulso «immediato e violento» di testimoniare la propria esperienza terrificante; scrisse così Se questo è un uomo.
Dal 1946 Primo Levi lavorò come chimico in alcune fabbriche di vernici, continuando nel contempo l’attività di scrittore. Morì a Torino l’11 aprile 1987, probabilmente suicida.
Primo Levi riassunto opere
Tra le sue opere ricordiamo, oltre a Se questo è un uomo (1947), la raccolta di racconti Storie naturali (1966); i romanzi Il sistema periodico (1975) e La chiave a stella (1978), storia di un operaio specializzato che afferma il valore del lavoro come scelta etica. In Se non ora quando? (1982) ricostruì alcuni episodi della guerra, e ottenne il premio Viareggio e il premio Campiello.
A distanza di quarant’anni da Se questo è un uomo, Primo Levi affrontò nuovamente la tematica della deportazione e dello sterminio degli ebrei con l’opera I sommersi e i salvati (1986), non più in forma di racconto e di testimonianza, ma di lucida riflessione e di denuncia.