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Re Umberto I di Savoia, detto il Re buono

Re Umberto I di Savoia è stato il secondo re d’Italia, dopo suo padre Vittorio Emanuele II. Umberto di Savoia fu re d’Italia dal 9 gennaio 1878 al 29 luglio del 1900.

La nascita

Umberto I nasce il 14 marzo 1844 a Torino. Suo padre è Vittorio Emanuele, futuro re d’Italia, e sua madre è Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, che non diventerà mai regina d’Italia perché morirà nel 1855, prima della proclamazione ufficiale del marito, avvenuta il 17 marzo 1861.

Educazione e imprese militari

Umberto 1 riceve un’educazione militare molto rigida che forma il suo carattere. Prende parte alla Seconda guerra d’indipendenza italiana, distinguendosi nella battaglia di Solferino e San Martino del 1859.

Quando il 17 marzo 1861 viene proclamato il Regno d’Italia, suo padre Vittorio Emanuele diventa ufficialmente il primo re d’Italia (Vittorio Emanuele II) e lui erede al trono italiano.

Nel 1866, insieme al fratello Amedeo, Umberto prende parte alla Terza guerra d’indipendenza italiana.

Matrimonio

Nel 1868 Umberto sposa la cugina Margherita di Savoia, che diventerà la prima regina d’Italia. I due futuri sovrani si trasferiscono a vivere a Napoli, dove, l’anno successivo, nasce il futuro terzo re d’Italia Vittorio Emanuele III. La coppia non avrà altri figli, anche perché il futuro Umberto I è legato, ancora prima del suo matrimonio, a Eugenia Attendolo Bolognini, duchessa Litta Visconti Arese, nota come la “bella Bolognina”. Quando Margherita scopre la loro relazione, i suoi rapporti con Umberto, perfetti sul piano formale in pubblico, si interrompono completamente.

L’anno successivo, il 1870, è l’anno della Breccia di Porta Pia e l’anno successivo la capitale d’Italia viene trasferita da Firenze a Roma: Umberto, sua moglie e il loro figlio vi si stabiliscono. La regina Margherita diventa presto molto popolare per le sue opere di carità e perché raccoglie intorno a sé personalità della cultura provenienti da tutto il Regno, tra cui il premio Nobel per la letteratura Giosuè Carducci.

Umberto re d’Italia

Umberto diventa re d’Italia, con il nome di Umberto I, il 9 gennaio 1878, alla morte di suo padre. Durante il suo regno, Umberto primo di Savoia ridimensiona le spese della sua corte e promulga il Codice Zanardelli, grazie al quale ad esempio è abolita la pena di morte.

Tuttavia, la sua attività politica si distingue per il suo atteggiamento conservatore e autoritario. Rafforza i poteri della corona con leggi eccezionali, avalla l’impresa coloniale di Francesco Crispi e approva la sanguinosa repressione dei moti popolari a Milano del 1898 premiandone l’artefice, il generale Fiorenzo Bava Beccaris, con una onorificenza.

Perché Umberto I di Savoia è detto il Re buono?

Ciò nonostante viene anche soprannominato «re buono» per essersi prodigato a fronteggiare una sciagura come l’epidemia di colera che colpisce Napoli nel 1884, partecipando personalmente ai soccorsi.

Il coinvolgimento nello scandalo della Banca Romana

Nel 1893 è coinvolto nello scandalo della Banca Romana: accusato di aver contratto grossi debiti, mentre Giovanni Giolitti, che allora era Presidente del Consiglio, lo avrebbe coperto.

L’assassinio di Umberto I

Nell’arco di 22 anni subisce tre attentati, l’ultimo dei quali gli è fatale. Viene infatti ucciso, all’età di 56 anni, a Monza, il 29 luglio 1900 dall’anarchico Gaetano Bresci. I funerali si celebrano a Roma e la salma è tumulata nel Pantheon, accanto a quella del padre re Vittorio Emanuele II.

A Umberto I succedde il figlio, re Vittorio Emanuele III.

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