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Rivolta dei decabristi in Russia

La Rivolta dei decabristi (dal russo dekabr‘, «dicembre») è la rivolta scoppiata il 26 dicembre 1825 in Russia su iniziativa di alcuni ufficiali della Guardia imperiale russa mirante a ottenere riforme liberali.

La sollevazione si collocò nel contesto della breve crisi dinastica sopraggiunta alla morte dello zar Alessandro I, che non aveva lasciato indicazioni precise su quale dei suoi due fratelli dovesse succedergli.

I liberali erano favorevoli al granduca Costantino, che però rinunciò aprendo la strada a suo fratello minore Nicola I (1825-1855).

I congiurati decabristi (nome derivato dal mese in cui si verificò il loro tentativo dal russo dekabr’, «dicembre») erano legati in un’associazione segreta e sollevarono 3000 soldati durante la parata militare nel giorno dell’incoronazione del nuovo zar Nicola I.

La rivolta fu immediatamente repressa dallo zar Nicola I in persona, che era già a conoscenza del fatto che le truppe si stavano ammassando nella piazza. Molti furono condannati all’impiccagione, altri alla prigione o all’esilio in Siberia.

Questa rivolta ebbe luogo nella Piazza del Senato di San Pietroburgo, piazza che, nel 1925, per ricordare il centenario dall’evento, venne rinominata con il nome di Piazza dei Decabristi.

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