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Romanticismo francese caratteristiche e autori

La principale teorica del Romanticismo francese è Madame de Staël, figlia del ginevrino Necker, ministro di Luigi XVI di Francia. Il suo libro De l’Allemagne (La Germania) è il primo manifesto romantico francese; pose l’accento sul ruolo dell’ispirazione e del genio.

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Le resistenze ad accogliere la nuova poetica furono però molto forti. La patria dell’Illuminismo, difendendosi dalle idee romantiche tedesche, difendeva infatti la propria identità nazionale. Per questo il Romanticismo si affermò in Francia relativamente tardi: s’impose solo a partire dalla prefazione al dramma storico Cromwell scritta nel 1827 da Victor Hugo. Lo scrittore vi sostiene che nell’arte devono convivere bello e brutto, sublime e grottesco, tragico e comico; regole e convenzioni dei generi devono essere abolite perché si oppongono alla libera rappresentazione della natura.

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Un’altra tendenza coltivata da Hugo e tipica del Romanticismo francese è quella per l’esotico che si afferma tanto nei quadri del pittore Eugene Delacroix, quanto nell’opera di Victor Hugo Les Orientales (Le Orientali), 1829.

Rientrano nel clima del realismo romantico i più grandi romanzieri di questa età: Stendhal (i romanzi Il rosso e il nero, 1831; La Certosa di Parma, 1839) e Honoré de Balzac (la Commedia umana).

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Alttri esponenti del Romanticismo in Francia sono Chateaubriand (Renato, Il genio del Cristianesimo), Lamartine (Meditazioni poetiche), De Vigny (Poemi antichi e moderni), De Musset.

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