Il Romanticismo inglese nacque nel 1798 con le Lyrical Ballads (Ballate liriche) di William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge e con il programma teorico scritto da Wordsworth nella seconda edizione dell’opera uscita due anni dopo.
Chi furono gli esponenti del Romanticismo inglese e i temi trattati?
Si è soliti distinguere nel Romanticismo inglese due fasi.
Prima fase: esponenti e temi trattati
La prima fase è rappresentata da Wordsworth e Coleridge. William Wordsworth (1770-1850) e Samuel Taylor Coleridge (1772-1834) furono gli autori delle Lyrical Ballads (Ballate liriche) nel 1798. Il primo privilegò il culto della natura e la vita dei semplici. La sua storica prefazione alla seconda edizione dell’opera (1800) rappresenta il manifesto del Romanticismo inglese, di cui l’autore traccia un programma ben definito: oggetto della poesia dovevano essere le grandi e universali passioni degli uomini e l’intero mondo della natura. Coleridge manifestò invece predilezione per il soprannaturale, il gusto per il leggendario, il fiabesco, per la “realtà” del sogno e della fantasia.
Seconda fase: esponenti e temi trattati
La seconda fase, e quindi lo sviluppo successivo del Romanticismo inglese a partire dal secondo decennio del 1800, portò all’affermazione della soggettività individuale, all’enfatizzazione degli aspetti eroici e titanici. I poeti romantici inglesi più rappresentativi di questa seconda fase furono Percy Bysshe Shelley,(1792-1822), sua moglie Mary Shelley (1797 – 1851), autrice del famoso romanzo Frankenstein, John Keats (1785 -1821) e George Byron (1788-1824). Quest’ultimo fu considerato al suo tempo come il poeta romantico inglese per eccellenza, per il carattere eccezionale delle sue vicende biografiche e per la profonda connessione tra letteratura e vita.
Byron, Shelley e Keats ebbero fra loro in comune l’ansia di libertà e il conflitto con la società inglese, con il suo rigido moralismo e con le sue convenzioni soffocanti; la fuga verso gli orizzonti sereni del Mediterraneo (l’Italia e la Grecia); il culto della bellezza. Dalla trattazione di realtà quotidiane passarono a esplorare l’esperienza intima, soggettiva, in opposizione alla massificazione della Rivoluzione industriale, che aveva cancellato l’individualità e l’interiorità.
Nel campo della narrativa del romanticismo in Inghilterra va infine ricordata l’opera dello scozzese Walter Scott (1771 – 1832) che, per il suo romanzo Ivanhoe (1819), si può considerare l’iniziatore del romanzo storico.