Il romanzo sociale si sviluppa nell’Ottocento, nel periodo delle grandi trasformazioni provocate dalla Rivoluzione industriale.
È incentrato sulla descrizione della società contemporanea all’autore. La realtà è descritta in modo fedele e oggettivo e le storie sono verosimili. Solitamente sono descritte le difficoltà delle classi sociali più deboli e denuncia situazioni di sopruso e pregiudizio.
Romanzo sociale caratteristiche
I romanzi sociali presentano un’indagine rigorosa della realtà contemporanea e una descrizione dettagliata dell’ambiente sociale.
La realtà oggettiva è più importante rispetto all’immaginazione.
Chi sono i personaggi
I personaggi dei romanzi sociali sono generalmente persone comuni con qualità e difetti, spesso vittime di soprusi e fanno parte delle classi sociali più deboli.
Solitamente ogni personaggio rappresenta una categoria sociale.
Ambientazione
Generalmente il romanzo sociale è ambientato in epoca contemporanea o in un’epoca molto vicina all’autore.
Le vicende si svolgono solitamente in luoghi ordinari della vita quotidiana, con descrizioni ampie e dettagliate.
Le fasi della narrazione
Situazione iniziale: inquadramento della situazione e presentazione dei protagonisti.
Esordio: un avvenimento che mette in moto la lotta dei protagonisti nella società.
Sviluppo: eventi che portano a un miglioramento o peggioramento.
Conclusione: accettazione delle difficoltà o totale sconfitta.
Le tecniche narrative
Il narratore generalmente è esterno e imparziale (cioè assenza di commenti del narratore); racconta prevalentemente in prima persona e adotta il discorso indiretto libero.
Lo stile è scarno e asciutto e il linguaggio è semplice e chiaro, simile al parlato, con ricorso a espressioni dialettali.
Spesso l’intento educativo è quello di denunciare le ingiustizie sociali suscitando l’indignazione del lettore.
I classici del romanzo sociale esempi
Tra i capostipiti ricordiamo:
Honoré de Balzac (1799-1850) con il ciclo de La commedia umana (1831-1850); Victor Hugo (1802-1855) con I miserabili (1862).
Gustave Flaubert (1821-1880) con Madame Bovary.
Émile Zola (1840-1902) con Germinale (1885).
Charles Dickens (1812-1870) con Oliver Twist (1832) e David Copperfield (1850).
In Italia questo tipo di romanzo nasce e si sviluppa con Giovanni Verga (1840-1922) con il romanzo I Malavoglia (1881).
Nel Novecento ha nuovi sviluppi con Ignazio Silone e Pier Paolo Pasolini.