Sallustio (Gaio Sallustio Crispo) nasce ad Amiterno, un centro della Sabina (localizzato presso l’odierno San Vittorino, in provincia dell’Aquila), il 1°ottobre dell’86 a.C. da una famiglia plebea benestante.
Venuto ben presto a Roma per continuare gli studi, entra in contatto con l’aristocrazia urbana. Si schiera politicamente nelle file del partito popolare e diventa uno dei più fedeli seguaci di Cesare.
Questore nel 54 a.C., Sallustio è eletto tribuno della plebe nel 52 a.C. È l’anno in cui l’assassinio di Clodio per mano di Milone provoca tumulti, incendi e provvedimenti straordinari. Sallustio si schiera apertamente contro Milone, che al processo è difeso da Cicerone.
Sempre nel 52 a.C., Sallustio è colto in flagrante adulterio con Fausta, figlia di Silla e moglie di Milone.
Nel 50 a.C., mentre si trova in Siria, è espulso dal senato per immoralità; si tratta probabilmente di una vendetta del partito oligarchico, che non ha perdonato al futuro storico la presa di posizione contro Milone e Cicerone, campioni dell’aristocrazia.
Allo scoppio della guerra civile del 49 a.C. tra Cesare e Pompeo, Sallustio milita nell’esercito di Cesare, che gli affida anche importanti incarichi. Finita la guerra, Cesare lo chiama in senato.
Nel 47 a.C. ha la carica di pretore. Nel 46 a.C. Sallustio è nominato governatore della nuova provincia d’Africa, la Numidia; ne ritorna l’anno successivo con tanti soldi da costruirsi una favolosa villa sul Quirinale, i famosi Horti sallustiani. Messo sotto processo per estorsione a danno dei provinciali, riesce a salvarsi per intervento di Cesare.
Alla morte di Cesare nel 44 a.C. si ritira a vita privata e sfoga nel ripensamento storico il suo amaro pessimismo, non esente tuttavia da una sincera ansia di rinnovamento. Si dedica ai suoi studi e si dà alla stesura di opere a carattere storico; in particolare compone due monografie, De Catilinae coniuratione (La congiura di Catilina) e Bellum Iugurthinum (La guerra giugurtina), sull’omonimo conflitto, e un’opera di tipo annalistico, le Historiae.
Sallustio muore a Roma il 13 maggio del 35 a.C.