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Salomone e la regina di Saba

La storia dell’amore tra Salomone e la regina di Saba è uno dei miti più affascinanti del mondo antico, presente in diverse culture, sia in Oriente sia in Occidente.

A proposito dell’incontro tra il re d’Israele Salomone e la regina di Saba, giunta a Gerusalemme dal lontano Yemen per rendergli omaggio, esistono tre differenti narrazioni.

La narrazione nel racconto biblico

La prima si trova nella Bibbia, secondo la quale la regina di Saba, attratta dall’eccezionale fama del re, si mise in viaggio di propria iniziativa per raggiungerlo, con un grande seguito e con preziosi doni. Voleva mettere alla prova la saggezza del re con enigmi e quesiti. Salomone rispose in modo soddisfacente ad ogni domanda e la regina, stupita, ammise che la fama di cui godeva Salomone non era pari neanche alla metà della sua effettiva sapienza e saggezza.

Nel Corano

Il Corano, invece, racconta (sura 27) che Bilqis (così viene chiamata la regina nei Paesi Arabi) ricevette un invito da Salomone, fattole recapitare da un’upupa (un uccello), presso la sua reggia: voleva che la regina si convertisse ad Allah. Il palazzo in cui viveva Salomone aveva il pavimento di vetro sotto il quale scorreva l’acqua. Quando la regina entrò, non vedendo il vetro e credendo di entrare nell’acqua, alzò le vesti. Poi si accorse dell’errore e comprese la differenza tra l’apparenza e la realtà. Questo era l’insegnamento che voleva darle Salomone. La regina lo capì e si convertì alla vera religione.

Entrambe le fonti concordano nel sottolineare l’intensità del legame che unì i due sovrani, descrivendolo però come un amore di natura esclusivamente spirituale.

Salomone e la regina di Saba nel Kebra Nagast

Diversa è la versione offerta dal Kebra Nagast (“la gloria dei re”), antico libro sacro etiopico. Il testo riferisce di una relazione affettiva tra Makeda (questo è il nome etiope della regina) e Salomone e addirittura di un figlio maschio nato dalla coppia, partorito in gran segreto in Etiopia. Il nome del figlio è Menelik.

Menelik è considerato il capostipite di tutti i negus neghesti (imperatori) che si sono avvicendati sul trono del Paese africano fino agli anni Settanta del secolo scorso. Stando ancora alla versione africana, Menelik, diventato adulto, tornò a Gerusalemme e s’impossessò dell’Arca dell’Alleanza, che custodiva le Tavole dei dieci comandamenti, sottraendola al Tempio della città.

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