Secondo Novecento Letteratura: dopo il Neorealismo
Il Neorealismo si esaurisce a metà degli anni Cinquanta. Il boom economico e l’avvento della società dei consumi di massa spostano infatti l’interesse degli intellettuali verso la società capitalistica, di cui sono individuate contraddizioni e debolezze in campo economico-sociale (il consumismo, la pubblicità, la rincorsa del successo) e nell’ambito dei rapporti umani, sempre più frettolosi e privi di reale autenticità.
Secondo Novecento Letteratura: la Neoavanguardia
Si apre così un periodo di Neoavanguardia letteraria, un movimento nato con la fondazione della rivista «Il Verri» di Luciano Anceschi e affermatosi con la fondazione, a Palermo, nell’ottobre del 1963, del «Gruppo 63».
La Neoavanguardia è improntato a un forte sperimentalismo stilistico e linguistico. È caratterizzato (in particolare per la poesia) dal rifiuto delle espressioni tradizionali e dalla ricerca di nuovi linguaggi, attraverso cui riprodurre il disorientamento dell’uomo e della società. Ne sono esponenti di spicco i poeti: Elio Pagliarini, Edoardo Sanguineti e Antonio Porta.
Generi Letterari
I generi letterari sono molteplici: si va dai romanzi ai racconti, ai gialli, alle autobiografie, alla fantascienza.
Ricordiamo soltanto qualche nome, nell’ambito della vasta produzione degli ultimi decenni del Secondo Novecento:
- Giuseppe Tomasi di Lampedusa, con il romanzo Il Gattopardo, affronta, attraverso le vicende di una famiglia aristocratica siciliana, i temi esistenziali della morte e del tempo che cancella tutto;
- Beppe Fenoglio scrive numerosi racconti incentrati sulla Resistenza, cui partecipò personalmente. Dopo la sua morte è pubblicato il romanzo Il partigiano Johnny (1968), che offre un’immagine anticonformistica e demistificante della guerra partigiana.
- Leonardo Sciascia, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini trattano ora i nuovi temi sociali, come la nuova condizione di lavoro nella moderna fabbrica (con le situazioni di alienazione e di nevrosi suscitate dal lavoro in serie e dal crescente ruolo delle macchine); la speculazione edilizia; l’isolamento degli immigrati; la crisi della famiglia; la condizione femminile.
- Italo Calvino mette in luce i problemi della società contemporanea e della condizione umana in romanzi e racconti spesso fantastici e di tono fiabesco.
Si fa più evidente nel panorama letterario italiano la presenza di scrittrici, quali per esempio Natalia Ginzburg, Elsa Morante, Dacia Maraini, Lalla Romano.