Siddharta Gautama: il Buddha
Fondatore e maestro del buddhismo è Siddharta Gautama, vissuto tra il VI e il V secolo a.C. nel nord-est dell’India.
Secondo la tradizione, Siddharta era di origini principesche. Dopo una giovinezza trascorsa negli agi e nelle ricchezze, e dopo essersi sposato e aver avuto un figlio, uscito dal suo palazzo, ebbe quattro incontri: con un vecchio; con un malato; con un corteo funebre; con un asceta mendicante.
Questi aspetti della realtà della vita lo impressionarono profondamente: era la presa di coscienza della sofferenza e dell’illusione del vivere.
Desideroso di conoscere le cause del dolore presente nel mondo e di trovare uno stato di felicità duraturo, a circa trent’anni Siddharta abbandonò i privilegi della propria casta per condurre vita da asceta alla ricerca di una soluzione all’enigma della vita.
Insoddisfatto delle risposte di altri maestri, dopo digiuni estenuanti, Siddharta capì che avrebbe ottenuto la conoscenza della salvezza solo nella meditazione personale, lontano dagli estremi dei piaceri eccessivi e dalla mortificazione ascetica. A 35 anni, dopo 49 giorni di meditazione, ai piedi di un albero di fico, raggiunse l’illuminazione, divenendo così il Buddha (il “Risvegliato”).
Ebbe così inizio la seconda parte della sua vita in cui decise di rivelare al mondo i propri insegnamenti: viaggiò a piedi per tutta l’India nord-orientale predicando e mendicando.
Siddharta Gautama, il Buddha, morì nella città di Kusinara all’età di 80 anni.
Grazie ai suoi discepoli, la dottrina del Buddha si diffuse in tutta l’India ma, poiché gli insegnamenti del maestro venivano trasmessi dapprima solo oralmente e tramandati dai monaci di diverse regioni nei loro dialetti locali, si formarono ben presto scuole con differenti interpretazioni.
Principali scuole di pensiero
Le principali scuole di pensiero sono tre:
• Il Piccolo Veicolo (Hinayana): rigoristi e austeri, è diffuso in Sri Lanka, Birmania, Cambogia, Thailandia.
• Il Grande Veicolo (Mahayana): di più ampie visioni, praticato in Cina, Corea, Giappone, Nepal, Mongolia, Vietnam.
• Il Veicolo del Diamante (Vajrayana): propria della tradizione tibetana.
Convinzioni fondamentali
La base della dottrina buddhista poggia su Quattro Nobili Verità:
1. Il mondo è dolore: ogni fase della vita umana comporta delle sofferenze.
2. Il dolore deriva dall’attaccamento alla vita e dai desideri che questo attaccamento determina.
3. Per eliminare il dolore occorre liberarsi dai desideri.
4. La liberazione avviene conducendo una vita esemplare, che permette di raggiungere il Nirvana, uno stato di beatitudine in cui sono superate le sofferenze e le ignoranze. Il raggiungimento di questo stato determina la cessazione del ciclo delle rinascite.
Come si raggiunge il Nirvana
Il Nirvana è raggiungibile attraverso l’ottuplice sentiero, ossia otto regole.
1. Retta visione: riconoscere il dolore e intraprendere la via che porta alla sua cessazione.
2. Retta intenzione: eliminare avidità e desiderio del male.
3. Retta parola: parlare senza menzogne e calunnie.
4. Retta azione: agire senza avidità e violenza.
5. Retta vita: sostentarsi solo con attività virtuose.
6. Retto esercizio: controllare i moti negativi dell’anima.
7. Retta consapevolezza: concentrazione assoluta raggiunta attraverso esercizi spirituali.
8. Retta concentrazione: raggiungimento del dominio delle proprie sensazioni e dei propri pensieri.
Il buddhismo (o “sentiero dell’essere superiore”), sviluppatosi all’interno dell’induismo, propone una visione più filosofica-psicologica che religiosa. Si discute, infatti, se il buddhismo possa essere considerato una religione: i buddhisti infatti non adorano alcuna divinità. Lo stesso Buddha non ha mai affermato di essere Dio.
Nel buddhismo non vi è neppure l’idea di un’anima immortale né il concetto di beatitudine o castigo eterni.
Con il suo mezzo miliardo di seguaci, divisi nelle varie correnti, il buddhismo è predominante in Asia ed è oggi diffuso in gran parte del mondo occidentale.