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Simone de Beauvoir: scrittrice, filosofa e femminista

La scrittrice, saggista e filosofa Simone de Beauvoir nasce a Parigi il 9 gennaio 1908 in una famiglia dell’alta borghesia. Educata con metodi rigorosi e tradizionali, rivela ben presto un’intensa passione per gli studi. Segue corsi di lettere e di filosofia alla Sorbona di Parigi e nel 1929 conosce il filosofo Jean-Paul Sartre, teorico dell’Esistenzialismo, con il quale stabilisce una forte intesa spirituale e sentimentale che durerà per tutta la vita.

Vive con grande partecipazione gli avvenimenti della Seconda guerra mondiale e la lotta di Resistenza. Al termine della guerra aderisce al marxismo e con Sartre assume un ruolo politico più attivo nell’ambito della società francese ed europea.

Viaggia negli Stati Uniti, in Africa, in Europa e nel contempo scrive i suoi romanzi. Nel 1949 pubblica il suo primo lavoro incentrato sui temi dell’emancipazione femminile, Il secondo sesso. Sono proprio i problemi legati alla libertà e alla condizione della donna a imporla all’attenzione internazionale come una delle voci femminili più prestigiose e influenti.

Scrive la sua autobiografia in quattro volumi (Memorie d’una ragazza perbene, 1958; L’età forte, 1960; La forza delle cose, 1963; A conti fatti, 1972), che è anche una riflessione sull’evolversi del ruolo della donna in una Francia in grande trasformazione.

Nella sua opera di scrittrice affronta temi angosciosi come la malattia, la vecchiaia, la morte, sempre con spirito di grande umanità.

Muore a Parigi il 14 aprile 1986, all’età di 78 anni, e viene sepolta accanto a Jean-Paul Sartre, morto il 15 aprile 1980, nel cimitero di Montparnasse.

 

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