Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare è un romanzo pubblicato nel 1996 da Luis Sepúlveda (1949-2020), scrittore, giornalista e attivista cileno naturalizzato francese.
Romanzo la gabbianella e il gatto riassunto
Il romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare narra di Kengah, una gabbiana pronta a deporre il suo primo uovo che, mentre sta tornando dalla migrazione annuale assieme al suo stormo, viene sorpresa da una pozza di petrolio.
Mentre il suo stormo riesce a mettersi in salvo, Kengah rimane invischiata e lotta per volare.
Riesce faticosamente a raggiungere il balcone di una casa di Amburgo, una fredda città del nord della Germania. Qui incontra il gatto Zorba. Lì, con le ultime forze, depone il suo uovo e lo affida a Zorba, chiedendogli di farle tre promesse: non mangerà l’uovo; si prenderà cura del piccolo; gli insegnerà a volare.
Il gatto Zorba accetta. Dopodiché si reca dai suoi amici gatti (Colonnello, Diderot, Segretario, Bubulina e Pallino) per scoprire un modo per liberare Kengah dal petrolio.
Su consiglio di Diderot, il gatto più intelligente del porto, scoprono che basta della benzina per pulire le penne di Kengah. Purtroppo, quando tornano a casa con la benzina è ormai troppo tardi: Kengah è morta dopo aver deposto il suo uovo.
Zorba mantiene la promessa e cova l’uovo, fino alla nascita di una gabbianella, che viene battezzata Fortunata.
La gabbianella Fortunata cresce allevata dal gatto Zorba, che considera sua madre, e dagli altri amici gatti.
Fortunata però crede di essere un gatto e non vuole imparare a volare, ma Zorba e gli altri gatti riescono piano piano a far crescere in lei il desiderio di volare.
Tuttavia, i gatti si rendono ben presto conto che per far volare Fortunata avranno bisogno dell’aiuto di un umano; pertanto dovranno infrangere il tabù che impedisce ai gatti di parlare la lingua umana.
I gatti si recano da un poeta, che è il padrone di Bubulina, una gatta bellissima di cui tutti i gatti della città sono innamorati. Si rivolgono al poeta perché anche se non sa volare con le ali di uccello, vola con le parole.
Il poeta dice loro che, per volare, Fortunata dovrà saltare dal campanile di San Michele.
Così Fortunata viene portata sul campanile; da lì spicca il volo come una vera gabbiana, perché Vola solo chi osa farlo.
Cosa ci insegna la gabbianella e il gatto?
Il romanzo offre molti spunti per riflettere su tanti argomenti: l’importanza della solidarietà e dell’accoglienza; la curiosità di conoscere chi è diverso da noi, superando l’egoismo e il sospetto per chi è diverso; la difesa dell’ambiente.
La gabbianella e il gatto libro di Sepúlveda ha ispirato anche un bellissimo film di animazione italiano, La gabbianella e il gatto, di Enzo D’Alò.