La Tabula Peutingeriana (pronuncia Poitingheriana), detta anche Tavola Peutingeriana o Carta di Peutinger (pronuncia Poitingher), è una copia medievale, risalente al XII-XIII secolo, di un’antica carta itineraria militare romana risalente al II-IV secolo d.C.
Che cosa raffigura la Tabula Peutingeriana?
Raffigura il territorio dell’Impero romano, dalle Isole Britanniche alla regione mediterranea e dal Medio Oriente alle Indie e all’Asia Centrale, con l’indicazione delle strade (linee rosse), delle distanze, delle principali città, dei porti, dei luoghi di sosta e dei servizi per i viaggiatori. Contiene il tracciato di circa 200 chilometri di strade e non è in scala.
Com’è fatta e dove si trova?
La Tabula Peutingeriana è costituita da un rotolo di pergamena lungo circa 7 metri e alto 34 cm, suddiviso in 12 segmenti (il primo dei quali è andato perduto). È conservata nella Biblioteca Nazionale di Vienna, in Austria. Ne esiste una copia in bianco e nero anche negli archivi dell’Institut géographique national, a Parigi.
La Tabula comprende il mondo quale era conosciuto dai Romani. Vi manca la porzione più occidentale, che evidentemente doveva essere contenuta nel dodicesimo segmento.
Perché la Tabula Peutingeriana si chiama così?
La Tabula fu ritrovata per caso dall’umanista viennese Konrad Celtis (1459-1508), bibliotecario dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo, incaricato dall’imperatore stesso di acquistare dei manoscritti per la biblioteca. Si ritiene che il ritrovamento sia avvenuto nel monastero benedettino di Reichenau, sul Lago di Costanza.
Alla morte di Celtis, per lascito testamentario, la Tabula passò nelle mani dell’abate Konrad Peutinger (1465-1547), noto umanista, antiquario e diplomatico, affinché venisse resa pubblica. Peutinger chiese nel 1511 il privilegio imperiale per pubblicare a stampa la Tabula. Fu per questo che, ottenuto il permesso alla stampa, la famosa Tabula prese il suo nome.
La stampa della Tabula avvenne tuttavia dopo la morte di Peutinger, nel 1591, a Venezia per merito dell’editore Martin Welser. Dopo alterne vicende, fu acquistata dalla Biblioteca Nazionale austriaca di Vienna, presso la quale oggi è conservata.
Dal 2007 la Tavola Peutingeriana è inserita dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del Mondo.