La taiga o foresta boreale è un’estesa foresta di conifere (pini, abeti, larici) che si sviluppa nelle regioni artiche (vicino al Circolo Polare Artico) dell’Europa, dell’Asia e dell’America settentrionale. Costituisce la più grande area forestale continua del mondo.
La taiga confina a nord con la tundra e a sud con la foresta temperata.
Le caratteristiche della taiga
Qual è il clima nella taiga?
Il clima della taiga è caratterizzato da inverni lunghi e rigidi ed estati brevi e fresche. Poiché le temperature scendono di frequente sotto lo zero, il suolo è spesso coperto di neve e in molte zone è sempre ghiacciato (il tal caso è detto permafrost).
La vegetazione della taiga
La flora è molto fitta, con alberi che possono raggiungere i 60 metri di altezza, come l’abete rosso, così chiamato per il colore della sua corteccia. Dove riescono a penetrare i raggi del Sole, crescono cespugli con bacche e piccoli frutti (ribes, lamponi e mirtilli). Nelle zone più umide ci sono paludi che gelano durante l’inverno.
Gli animali della taiga
Durante la stagione estiva ci sono moltissimi insetti: formiche, coleotteri, mosche, moscerini e le processionarie (larve di farfalla dannose per piante e animali).
La maggior parte degli uccelli migra verso sud durante l’inverno. Fa eccezione il crociere rosso, che si è adattato a resistere anche nei mesi più freddi cibandosi dei semi delle conifere, i pinoli. Il crociere ha infatti un becco a punta incrociata perfetto per estrarre i pinoli racchiusi nelle pigne.
Tra i mammiferi sono numerosi gli erbivori, come la lepre, lo scoiattolo, il visone, il castore, l’alce, il caribù, e i loro predatori, come la volpe, la lince, il ghiottone, il lupo, l’orso bruno e la tigre siberiana.
La taiga è scarsamente abitata; vi si pratica l’allevamento delle renne, la caccia e la pesca; l’agricoltura è praticamente inesistente. L’uomo sfrutta la taiga per ricavarne legname e per l’estrazione di idrocarburi e gas naturale.