Teodolinda nacque nel 570, era figlia del duca dei bavari, Garibaldo, e di sua moglie Valdrada. È annoverata tra le donne più importanti del Medioevo, perché ha svolto un ruolo significativo nella storia d’Italia, distinguendosi per le sue opere in campo culturale e religioso.
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Due anni prima della nascita di Teodolinda, Alboino, re dei Longobardi, era entrato in Italia indebolita e facilmente conquistabile a seguito della guerra greco-gotica.
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Teodolinda si sposò due volte. La prima volta nel 589, quando sposò a Verona il re dei longobardi Autari; rimasta vedova l’anno successivo, sposò nel 591 il duca Agilulfo, che divenne a sua volta sovrano longobardo. Teodolinda e Agilulfo trasferirono la sede della loro corte a Milano, mentre per volere di Teodolinda, Monza fu scelta come sede della residenza estiva.
A Monza la regina Teodolinda fece edificare un palazzo (del quale non è rimasta traccia) e accanto una chiesa dedicata a San Giovanni Battista, assunto come protettore dei Longobardi, perché battezzò Cristo: l’intento della regina era quello di avvicinare i Longobardi alla fede cristiana.
Il palazzo era decorato con pitture raffiguranti la storia del popolo longobardo mentre la chiesa fu dotata di uno splendido tesoro, arricchito anche grazie ai preziosi doni offerti da papa Gregorio Magno nel 603, in occasione del battesimo di Adaloaldo, figlio dei sovrani.
Fervente cattolica, Teodolinda si adoperò con l’aiuto del papa Gregorio Magno per la conversione del suo popolo ariano e pagano, contribuendo a migliorare i rapporti con le popolazioni italiche.
Nel 616, alla morte di Agilulfo, assunse la reggenza per il figlio Adaloaldo, allora tredicenne, per circa otto anni. Adaloaldo, intanto, suscitava dissensi nei duchi più tradizionali per la sua politica troppo vicina alla Chiesa; venne detronizzato da alcuni duchi ribelli nel 626.
Teodolinda morì nel 627 e venne sepolta nella chiesa da lei fatta costruire e sulla quale oggi sorge il Duomo di Monza, insieme al suo secondo marito e a suo figlio. Oggi il duomo ospita alcuni degli oggetti d’arte gotica più preziosi del periodo medievale; fra questi la Corona ferrea e le croci dei sovrani, rispettivamente quella di Agilulfo e quella di Teodolinda, che papa Gregorio Magno le regalò in occasione del battesimo del figlio Adaloaldo.