Teodora e il suo seguito è un grande mosaico posto nel vano absidale della Basilica di San Vitale a Ravenna, nella parete opposta al mosaico Giustiniano e la sua corte.
L’imperatore d’Oriente Giustiniano sposò, intorno al 525 d.C., Teodora (500 – 548), di umili origini e avviata da giovane alla carriera teatrale. Per un approfondimento leggi Teodora, l’attrice che divenne imperatrice clicca qui.
Teodora fu sicuramente l’imperatrice bizantina più famosa. Ebbe un ruolo politico molto rilevante durante gli anni di governo del marito, caratteristica non comune per una sovrana presso i bizantini.
Teodora non si recò mai a Ravenna, quindi il mosaico non rappresenta una scena reale ma esprime in modo simbolico l’unione tra l’Impero bizantino e la Chiesa di Ravenna, testimoniando la devozione dell’imperatrice Teodora al cristianesimo.
L’imperatrice porta il calice del vino (il calice è d’oro e tempestato di gemme); è accompagnata dal corteo delle dame. A sinistra, sono anche raffigurati due funzionari di sesso maschile a cui è concesso di servire la sovrana e di accompagnare le donne: si tratta di due eunuchi, riconoscibili per la mancanaza di barba.
Teodora è rappresentata con l’aureola, come se fosse un essere divino; indossa la corona regale di perle e splendidi gioielli.
L’abbigliamento di Teodora e il suo seguito rivela la ricchezza e lo sfarzo della corte di Costantinopoli. In particolare, Teodora indossa un avvolgente manto color porpora, che nella parte inferiore reca un ricamo d’oro raffigurante i tre Re Magi che recano doni.
Nel mosaico le figure sono piatte, prive di spessore, come se non avessero corpo e contornate da linee nitide e spesse. La loro disposizione è rigorosamente frontale, allineate su un unico piano.
I corpi sono rigidi e solenni, e sembrano privi di volume.
Le figure sono schiacciate su un piano. Il fondo oro annulla ogni sensazione di profondità e rende lo spazio irreale e infinito.
I contrasti di colore risultano vivaci, perché il mosaico riflette la luce e crea superbi effetti di colore.
La composizione risulta statica e solenne.
Non si conosce il nome del maestro che ha realizzato il mosaico Teodora e il suo seguito.