Le Terme di Traiano a Roma, iniziate nel 104 d.C. e terminate nel 109 d.C., sorgono sulla sommità del colle Oppio. Vennero fatte costruire dall’imperatore Traiano (98-117 d.C.), su progetto del più famoso architetto dell’epoca, Apollodoro di Damasco, con i proventi derivanti dalle guerre combattute dall’imperatore Traiano in Dacia, tra il 101 e il 106.
All’epoca, le Terme di Traiano erano le più grandi terme esistenti al mondo: il complesso, costruito in parte sui resti della Domus Aurea di Nerone, misurava 330×315 metri e si estendeva su una superficie di circa 60 000 metri quadri.
L’impianto termale era composto da due parti principali: gli edifici del recinto e il corpo centrale. Il grande recinto presentava delle esedre, poi imitate nelle terme di Caracalla e nelle terme di Diocleziano.
A cosa servivano le Terme di Traiano?
Le terme erano i bagni pubblici, molto diffusi in tutti i territori dell’impero. Erano edifici sontuosi, adorni di marmi, specchi, mosaici. Tutti i Romani frequentavano le terme: uomini e donne, ricchi e poveri. Si andava alle terme non solo per lavarsi, ma anche per incontrare amici, assistere a spettacoli, concludere affari, fare pettegolezzi o propaganda elettorale.
Le terme erano divise in saune con acqua fredda, acqua calda e tiepida. Una caldaia riscaldava i locali e un pozzo forniva l’acqua a tutto l’edificio. Vicine a queste strutture c’era la palestra e qualche volta c’era la piscina.
Le terme di Traiano comprendevano una grande piscina, giardini con fontane e statue, ninfei, palestre, biblioteche, sale per convegni, per spettacoli, centri di ristoro e negozi.
Che cosa rimane oggi delle Terme di Traiano?
In un parco istituito dal 1936, i resti oggi visibili, sparsi sul colle Oppio, consistono in un’esedra, corrispondente a uno dei ninfei, e in una sala con due absidi. Si conservano anche porzioni del corpo centrale relative all’esedra di una delle palestre e all’abside di un’aula meridionale. Si è conservata in buone condizioni anche la grande cisterna che lo riforniva (le cosiddette Sette Sale), sul lato opposto di Via delle Terme di Traiano.
La pianta del complesso termale di Traiano ci è nota attraverso la Forma Urbis Severiana.