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Gli Unni: chi erano, caratteristiche e migrazioni

Gli Unni erano un popolo di guerrieri nomadi proveniente dalle steppe dell’Asia centrale. Erano sempre in movimento alla ricerca di nuovi territori in cui far pascolare i loro cavalli o città da depredare. Per questo abitavano in case su ruote.

Erano abili guerrieri a cavallo. Un guerriero unno da adulto arrivava a possedere almeno 7 cavalli. Fin da piccoli, venivano addestrati a cavalcare e a tirare con l’arco e a sopportare il dolore.

La società degli Unni com’era organizzata?

Gli Unni erano uniti in una grande tribù, suddivisa in clan, cioè in gruppi di famiglie. Le donne erano molto considerate. Le leggi all’interno dei clan erano semplici ma severe: un furto o un qualsiasi atto di violenza era punito anche con la morte. Non conoscevano l’uso della moneta, quindi ricorrevano al baratto.

Non praticavano il commercio, ma ricavavano ricchezza dalle razzìe di guerra (schiavi, grano, gioielli e altri prodotti).

La religione degli Unni

Gli Unni adoravano il Cosmo (Sole, Luna, Terra); credevano nell’esistenza di dèmoni buoni e cattivi. Gli sciamani controllavano i dèmoni cattivi, si occupavano dei riti religiosi e facevano sacrifici alle divinità, compresi i sacrifici umani.

Si facevano seppellire con i loro oggetti personali e, a volte, anche con mogli e servi.

La migrazione degli Unni dall’Asia all’Europa

In origine il popolo Unno viveva nel nord-est dell’Asia. Vicino a loro vivevano i Cinesi. Verso il secondo secolo a.C. (II sec. a.C.) gli Unni conquistarono la Cina e fondarono un grande regno asiatico.

Nel primo secolo d.C. (I sec. d.C.) però i Cinesi ricacciarono gli Unni in Mongolia. Gli Unni sopravvissuti decisero poi di emigrare verso Ovest, in cerca di cibo e pascoli per gli animali.

Intorno al 370 d.C. attraversarono il fiume Don e, avanzando verso Ovest, travolsero i Germani, che a loro volta si spostarono in massa verso sud e penetrarono nell’Impero romano. Per un approfondimento leggi Invasioni barbariche: storia, cronologia, fatti, protagonisti.

Attila e gli Unni

Nel 451 gli Unni, che si erano insediati in Pannonia (attuale Ungheria), sotto la guida del re Attila, iniziarono a devastare la Gallia (all’incirca l’odierna Francia). Furono allora affrontati e sconfitti dal generale romano Ezio, nella grande battaglia dei Campi Catalaunici.

Gli Unni in Italia

L’anno dopo, nel 452, un nuovo esercito unno sempre guidato da Attila scese in Italia. In Italia Attila assediò e saccheggiò numerose città, tra cui Aquileia, Padova, Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo. Alla fine Attila si fermò a Milano; dopo un colloquio con il papa Leone I, il cui contenuto è rimasto segreto, il “Flagello di Dio, come veniva chiamato dai Romani, decise inspiegabilmente di ritirarsi in Pannonia.

L’anno seguente, nel 453, Attila morì e il suo impero si dissolse.

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