Fra gli errori più frequenti ricorrono senz’altro quelli legati all’uso della lettera h.
La lettera h è una lettera muta, perché non ha alcun suono e non si pronuncia.
Parole con h in italiano
La lettera h è usata come segno grafico:
- per indicare che le consonanti c e g hanno suono duro anche se sono seguite dalle vocali e e i: cherubino, chilo, margherita, ghiotto, maghi ecc.
Si usa inoltre l’h:
- nelle voci del verbo avere (ho, hai, ha, hanno) per distinguerle da “o” congiunzione, “ai” e “a” preposizione, “anno” nome, che si pronunciano nello stesso modo;
- nelle esclamazioni ah! oh! uh! ehi! ohi! ahimè!, per suggerire il prolungamento del suono della vocale;
- in molte parole di origine straniera: hotel, hall, hangar, hostess, handicap ecc.;
- in parole latine, come humus, habitat.
Frasi con la lettera h in italiano
La macchina l’ho comprata un anno fa.
Ho detto a Marco di andare domani o di telefonare se cambia idea.
Oh, il tuo cucciolo è stupendo, anch’io vorrei un gattino o un cagnolino.
Lo – l’ho → Avevo messo lo zaino sul tavolo, ma poi per la fretta l’ho dimenticato.
La – l’ha → La tua penna? L’ha trovata Giulia sotto il divano.
L’anno – l’hanno → L’anno scorso i miei amici avevano progettato un viaggio, poi non l’hanno fatto.
Glielo – gliel’ho → Domani glielo dico di nuovo, ma credimi gliel’ho già detto in tutti i modi.
Gliela – gliel’ha → Maria aveva rotto la sua bambola, ma poi il nonno gliel’ha riparata. Ora guai a chi gliela tocca!
Me la – me l’ha → Me la presti la tua borsa? Certo, ma poi non fare come Giulia che non me l’ha più ridata!
Te l’ha – te la → Te l’ha detto mamma di prendere la coperta? Sì, te la porto subito.
Ve l’ho – ve lo → Ve l’ho detto più volte e ve lo ripeto: le bugie non si dicono.