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Vaccini, la parola agli esperti: ci salvano la vita

Sono appena 150 i comuni italiani protetti dal morbillo, una 70ina al sicuro dalla meningite su un totale di quasi 8mila bambini fino ai 24 mesi. Sono dati raccolti sui vaccini presso le ASL locali e risalgono al 2015.

Il Ministero della Salute conferma questo andamento che è continuato negli ultimi anni: dal 2013 al 2016, ad esempio, la copertura per il morbillo è scesa dal 90,35% all’87,26%. Risultato di diversi fattori, in primis la propaganda antivaccinista.

«Non ero vaccinato, ero ignaro della malattia che in pochissimo tempo ha cambiato radicalmente la mia vita – racconta – e se lo fossi stato, l’avrei contratta comunque ma in forma molto più leggera e senza le evidenti conseguenze con le quali oggi convivo».
E’ la testimonianza di Andrea Lanfri, atleta paraolimpico, record italiano dei 100, 200 e 400 metri su pista, la cui parabola sportiva ascendente è iniziata nel 2015, successivamente alla bi-amputazione delle gambe e sette dita delle mani a causa di una meningite fulminante con sepsi meningococcica. Oggi corre con il gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre e si prepara alle prossime olimpiadi di Tokyo 2020.

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Andrea Lanfri

Ecco perché, secondo Lanfri, «non consigliare i vaccini è assurdo e impensabile. Purtroppo – continua – sono i più piccoli a pagare le conseguenze delle scellerate scelte dei genitori, perché ancora non possono esprimere la volontà di essere protetti correttamente. In molti oggi stentano a credere al pericolo di queste terribili malattie infettive, e a loro voglio dire che è assurdo morire o rischiare di morire in questo modo, quando esistono farmaci capaci di proteggerci. I miei familiari oggi sono tutti vaccinati – conclude l’atleta – e in futuro se dovessi diventare padre, farei ovviamente lo stesso gesto d’amore per i miei figli».

Andrea Lanfri è stato ospite di un incontro di divulgazione scientifica tenutosi presso l’Università di Udine lo scorso 16 Aprile 2018.

Vaccinazioni: la più grande scoperta per la sopravvivenza dell’umanità

Ospiti del dibattito anche Carlo Puccillo, ordinario di Patologia generale e Immunologia all’Università di Udine, e Andrea Cossarizza, ordinario di Patologia generale e Immunologia all’Università di Modena e Reggio Emilia.

Molti patogeni, ad esempio il vaiolo, fortunatamente eradicato grazie all’intervento della scienza medica, sono trasmissibili solo da uomo a uomo; questo significa che se la comunità alla quale apparteniamo è vaccinata e per questo protetta dalla circolazione dei virus, qualcuno potrebbe fraintendere lo stato complessivo di salute, attribuendolo alla scomparsa dei patogeni e convincendosi della sostanziale inutilità del vaccino. Per questo motivo il professor Puccillo ribadisce: «soltanto attraverso le vaccinazioni un giorno potremo sconfiggere altre malattie infettive definitivamente, ma sino a quando tutte non saranno debellate ne avremo bisogno».

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Carlo Ennio Michele Pucillo

Il professor Cossarizza lancia un monito alla politica: «non dovrebbe sostituirsi alla scienza medica, soprattutto in cosi delicati frangenti. Mi piacerebbe ad esempio che i comuni di tutta Italia rifiutassero di concedere spazi pubblicitari a pagamento per associazioni no-vax».

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Andrea Cossarizza

In definitiva gli esperti concludono: i vaccini ci salvano la vita e la vita è una cosa preziosa.
Uno degli obiettivi del dibattito è stato, perciò, smascherare le bufale sui vaccini, perché ce ne sono a bizzeffe, e si propagano soprattutto attraverso la rete. E’ necessario sostenere i medici nella loro azione di contrasto agli attacchi “anti-vax”, incoraggiando il dialogo, la verità scientifica, la sincerità dell’approccio a un tema molto delicato.
Ribadire, infine, che se oggi si riesce a contenere l’espansione di alcune malattie è soltanto grazie alla scoperta e all’impiego dei vaccini.

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