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vEyes: il robot indossabile che aiuta i non vedenti

vEyes è un robot che aiuta le persone non vedenti o ipovedenti.

vEyes wear: il primo robot indossabile che aiuta a vedere

Il logo del progetto vEyes
Il logo del progetto vEyes

Il primo progetto vEyes è un dispositivo indossabile, chiamato vEyes Wear. Consiste in una cintura e un paio di occhiali che si possono connettere a qualsiasi dispositivo Android.

Nella cintura c’è una telecamera che analizza la scena visiva; gli occhiali sono composti da una videocamera wi-fi ad alta risoluzione, e un sensore vibro nelle stanghette.

Sul dispositivo android è possibile installare le applicazioni sviluppate per aiutare la persona non vedente nelle sue attività quotidiane. Ad esempio il Path tracer guida la persona con disabilità visiva attraverso un percorso privo di ostacoli, inviando vibrazioni nelle stanghette degli occhiali ogni qual volta la cintura intercetta un ostacolo. Se l’ostacolo è sul lato destro, a vibrare sarà la stanghetta destra e viceversa. La persona dovrà muoversi a fino a quando non cessa la vibrazione. In quel caso significa che la strada è libera.

vEyes Wear ha vinto il premio Think for Social, una call indetta da Fondazione Vodafone in collaborazione con Polihub, per sostenere e finanziare le tecnologie al servizio di chi ha una disabilità.

La nascita del progetto vEyes

Massimiliano Salfi, inventore di vEyes
Massimiliano Salfi, inventore di vEyes

Massimiliano Salfi, docente di materie informatiche presso l’università di Catania, inventa questo prodotto con uno scopo specifico.

Il progetto nasce nel 2012, a seguito di una diagnosi di retinite pigmentosa alla piccola Arianna, sua figlia. La retinite pigmentosa comporta il progressivo indebolimento della vista fino alla completa cecità. Inizialmente Virtual Eyes nasce come progetto di ricerca scientifico no-profit, utilizzando tesi di laurea assegnate agli studenti.

Racconta Massimiliano Salfi: «Il tentativo era di mettere in piedi tool, ausili da concedere, gratuitamente, alle community di sviluppatori e farli crescere con il lavoro dell’open-source e dell’open-hardware. Poi l’entusiasmo dei ragazzi e il tam tam dei social mi hanno fatto capire che forse era qualcosa di veramente utile alla società. Così ho avviato nel 2014 una Onlus a garantire l’aspetto no-profit che mi spinge e mi spingerà sempre, visto che la mia è una missione per mia figlia».

È proprio con questo obiettivo che nasce vEyes, progetto open-source per la realizzazione di ausili al servizio delle persone che vivono una disabilità visiva. «La disabilità visiva – spiega Salfi – non è una malattia, ma una condizione da accompagnare con il giusto ausilio, per permettere a bambini non vedenti o ipovedenti di sviluppare capacità e talenti.»

vEyes Leonard: il robot che permette ai non vedenti di suonare in un’orchestra sinfonica

vEyes Orchestra
vEyes Orchestra

I musicisti ipo e non vedenti, che suonano strumenti a fiato o a corda, non possono far parte di un’orchestra sinfonica, perché non riescono a vedere gli ordini impartiti dal direttore d’orchestra.

Leonard, chiamato così in onore di Leonard Bernstein, nasce con lo scopo di aiutare queste persone. Il dispositivo consiste in un robot che converte il movimento delle mani del direttore di orchestra in un click audio da mandare in un auricolare indossato dagli orchestrali. Si possono generare svariati click, a frequenza e dinamica differenti, da associare ad ogni gesto del direttore.

Per mostrare le potenzialità di questo strumento è nata vEyes Orchestra, la prima orchestra al mondo composta da persone vedenti, ipovedenti e non vedenti provenienti da tutta Italia.

vEyes Poseidon 2.0: il robot che aiuta i nuotatori non vedenti

La difficoltà del nuotatore non vedente è la necessità di avere qualcuno che gli segnali continuamente il momento della virata, per evitare di perdere la rotta in piscina o di urtare i cordoli laterali.

Nasce da queste esigenze Poseidon 2.0. Il robot è composto da due telecamere wi-fi e da auricolari, tutti inseriti nella cuffia del nuotatore. Il robot segnala acusticamente eventuali spostamenti di rotta e la fine della corsia; in questo modo il nuotatore non vedente può finalmente allenarsi in maniera autonoma e senza perdita di prestazione.

vEyes RRE: il robot per la diagnosi precoce delle malattie dell’occhio nei bambini

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vEyes RRE (Red Reflex Examination) è un sistema che permette di condurre, in maniera semplice e non invasiva, il test del riflesso rosso su un bambino dal periodo neonatale fino ai 3-4 anni di vita.

Sviluppato su richiesta dell’Associazione Cataratta Congenita, questo ausilio rileva il sospetto di patologie oculari come la cataratta congenita, patologia che porta alla cecità se non s’interviene in tempo. vEyes RRE può anche rilevare la presenza di un retino blastoma, il tumore della retina. E in questo caso prevenzione significa salvare la vita del bambino, oltre che la vista.

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