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Vita dei campi Giovanni Verga riassunto

Vita dei campi di Giovanni Verga appare nel 1880. È una raccolta di 8 novelle ambientate nella campagna siciliana e incentrate su passioni elementari e selvagge, destinate a un finale tragico.

Quali sono le 8 novelle di Vita dei campi?

Nell’ordine sono: Fantasticheria, Jeli il pastore, Rosso Malpelo, Cavalleria rusticana, La lupa, L’amante di Gramigna, Guerra di Santi, Pentolaccia.

Quali sono i temi della raccolta Vita dei campi?

In Vita dei campi Verga affronta i seguenti temi: l’amore vissuto come passione fisica, che sfocia nella violenza; l’interesse economico che spinge ad agire; il carattere viscerale e primitivo dei protagonisti condannati alla solitudine sullo sfondo di un mondo immobile e arcaico. Tuttavia essi rimangono ancorati ai valori salvifici della famiglia e dell’onore.

Fantasticheria

In particolare, Fantasticheria è una novella particolarmente significativa, perché in essa vi sono precisi riferimenti al mondo dei Malavoglia, della cui tematica il racconto costituisce quasi un’anticipazione (si possono riconoscere il vecchio ‘Ntoni, Lia, Luca, Bastianazzo).

Trama

Verga si rivolge a una nobildonna sua amica, a cui immagina di indirizzare una lettera, ricordando i due giorni trascorsi insieme ad Aci Trezza. Passando in treno, la bella signora aveva pensato di trattenersi un mese; poi due giorni si erano rivelati sufficienti a vedere tutto quello che era possibile vedere in quel paese: la polvere delle strade, i carri che passano per la via, il verde del mare e l’azzurro del cielo. Il contrasto tra i due mondi è stridente. «Non capisco come si possa vivere qui tutta la vita», aveva commentto la donna.

L’autore Giovanni Verga vuole invece con umiltà comprendere a fondo quell’ambiente di poveri pescatori; vuole rappresentare, con piena aderenza alla realtà, i semplici, gli umili, la dura legge della vita che li ha condannati a un destino di miseria e di sofferenza. A questa vita essi sono tenacemente attaccati, con coraggio e dignità. Essi rimangono fedeli alla loro famiglia e alla loro terra con la stessa forza con cui l’ostrica resta abbarbicata agli scogli (l’ideale dell’ostrica). Chi più debole, più incauto o più egoista vuole staccarsi dal suo mondo è destinato a perdersi. Siamo ormai nel clima culturale e artistico dei Malavoglia.

L’amante di Gramigna

L’amante di Gramigna è una novella importante per due motivi: vi è premessa una lettera  indirizzata dal Verga all’amico Salvatore Farina, nella quale espone la sua poetica, in particolare, la teoria dell’impersonalità dell’arte; la novella, con estrema concisione ed efficacia espressiva, descrive il fascino irresistibile che la forza esercita sull’animo della protagonista.

Trama

Gramigna è un bandito ricercato da tempo dai carabinieri, temuto da tutti. Peppa, una delle più belle ragazze di Licodia, fidanzata a compare Finu «candela di sego», è attratta dal fascino di questo bandito che non conosce. Rischiando la vita, lo raggiunge tra i fichidindia di Palagonia, dove egli giace ferito. Peppa lo aiuta, ma viene catturata con lui. Avrà un figlio, frutto della relazione con il bandito. Uscita dal carcere, passerà la vita come serva dei carabinieri.

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