La vita di una stella dura miliardi di anni, durante i quali va incontro a trasformazioni: quindi una stella non resta uguale nel tempo.
Vita di una stella: come nasce
Le stelle si originano dalle nebulose. Le nebulose sono nubi di polveri finissime e gas, che si aggregano e si addensano a causa della reciproca attrazione gravitazionale. Ha così origine un globo, la protostella. In questa protostella la massa si concentra sempre più e diventa sempre più calda finché l’interno, il nucleo della protostella, raggiunge temperature elevatissime (fino a 10 milioni di gradi), al punto da innescare la reazione di fusione nucleare: i nuclei degli atomi di idrogeno si fondono fra di loro, dando origine ad atomi di elio e a un’enorme quantità di energia. È nata una stella.
Come muore una stella
Una stella, alimentata dalle reazioni nucleari che avvengono al suo interno, trascorre circa il 90% della sua vita nelle condizioni che ha al momento della sua nascita.
Quando però tutto l’idrogeno del nucleo si è trasformato in elio, le reazioni nucleari cessano; a questo punto, la stella perde la sua stabilità, perché la forza gravitazionale prevale facendola contrarre. Il forte riscaldamento che ne deriva sviluppa temperature tali da innescare altre reazioni nucleari che provocano la dilatazione della stella e quindi la morte della stella stessa. La morte della stella avviene con entità e fasi diverse secondo la massa iniziale della stella.
Una stella con massa simile o inferiore a quella del Sole si espande, si raffredda e si trasforma in una gigante rossa. Durante l’espansione gli strati più esterni si disperdono nello spazio: alla fine rimane solo il nucleo e la stella si trasforma in una nana bianca. Lentamente essa consuma tutto il suo combustibile e, cessata ogni reazione, diventa un punto nero nello spazio: una nana nera.
Una stella con massa superiore a quella del Sole si espande, si raffredda e si trasforma in una supergigante rossa. Essa si contrae e ciò causa un aumento di temperatura che innesca altre reazioni nucleari con formazione di atomi pesanti (sodio, magnesio, silicio, zolfo, ferro). La stella quindi esplode violentemente e si trasforma in una stella di forte luminosità, una nova o supernova. Nell’arco di qualche mese però l’esplosione si esaurisce e la parte più interna della stella inizia a contrarsi innescando nel nucleo altre reazioni nucleari. Alla fine restano solo dei neutroni che, opponendosi alla contrazione, danno alla stella una nuova stabilità sotto forma, appunto, di stella di neutroni, piccola e densissima.
Una stella di neutroni non è mai stata osservata direttamente: ciò che si può vedere è una luce pulsante generata dai neutroni in veloce rotazione; per questo motivo essa è detta anche “pulsar“.
Infine, se la stella ha una massa maggiore almeno alcune decine di volte quella del Sole, si pensa che la stella di neutroni dia origine al buco nero.