Volli e volli sempre e fortissimamente volli è la celebre frase scritta da Vittorio Alfieri il 6 settembre 1783 e contenuta nella Lettera responsiva a Ranieri de’ Casalbigi per esprimere il fermo impegno assunto con sé stesso per diventare un autentico autore tragico, dopo l’applaudita rappresentazione della sua prima tragedia, Antonio e Cleopatra.
Questa espressione usata dal poeta e scrittore Vittorio Alfieri è oggi citata anche nella forma Volli, sempre volli, fortissimamente volli.
Antonio e Cleopatra, che risale al 1775, è la prima tragedia di Vittorio Alfieri, ispirata dalla lettura della Cleopatra del drammaturgo veneziano Giovanni Dolfin (1617-1699) e soprattutto dall’opera Vite parallele del biografo greco Plutarco, che aveva dedicato uno dei suoi ritratti ad Antonio.
Alfieri, che porta a termine l’opera dopo una laboriosa stesura, non è affatto soddisfatto del risultato finale (a essa si riferirà in seguito con il nome di Cleopatraccia), ma comprende che la forma letteraria della tragedia gli offre la possibilità di esprimere la potenza del suo sentire.
Il successo che la tragedia ottiene nella messa in scena del 16 giugno 1775 al Teatro Carignano di Torino incoraggia il poeta a dedicarsi totalmente a questo genere letterario.
Volli fortissimamente volli
Il famoso motto di Vittorio Alfieri accompagna anche l’aneddoto più famoso che lo riguarda.
Alfieri racconta nella sua autobiografia Vita che si faceva legare alla sedia dal suo fedele servitore Elia, ordinandogli di non slegarlo per diverse ore, in modo da essere costretto a studiare, scrivere e lavorare alle proprie opere senza distrazioni e interruzioni. Si racconta inoltre che si fece rasare i capelli a zero, ma solo metà della testa, in modo che il brutto aspetto lo disincentivasse a uscire di casa e quindi, costretto tra le mura domestiche, potesse dedicarsi anima e corpo alla propria produzione artistica.
La frase di Alfieri, ancora oggi celebre, ci ricorda che l’impegno è questione di volontà e che non vi è cosa importante che si ottenga senza sforzo.